Parole dalle origini misteriose, In questa pagina raccoglieremo parole il cui etimo si è perso nel tempo... a partire da fegato ^^

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lukiskywalker88
view post Posted on 17/3/2010, 20:14 by: lukiskywalker88




Non so davvero come inaugurare il mio primo post. Magari posso parlare di una curiosità che di recente ho letto in uno dei libri su cui lavoro per la tesi: si tratta di una cosa che probabilmente alcuni sanno, ma che per me è stato una buffa sorpresa. Mi dilungherò un po' nello spiegare tutti i dettagli: molti addetti ai lavori lo troveranno noioso, ma per chi da poco si è interessato all'argomento sarà senza dubbio chiarificatore. Prima di dirvi di cosa si tratta, però, ho deciso che fare un piccolo capello introduttivo con la finalità di creare una certa suspence ^^.
È pacifico che la lingua «dove il sì si suona» provenga dal latino, ciò però non risponde alla domanda che sta a monte di molti interrogativi della linguistica: da quale latino proviene? Eh già, il latino non è – o per lo meno non è solo – quello che si studia a scuola (ossia quello dei grandi autori grosso modo tra 50 a.C. e 50 d.C.): sarebbe come credere che l'italiano sia solo quello trecentesco usato da Dante, Petrarca e Boccaccio! C'era un latino degli schiavi e un latino dei letterati, un latino parlato nelle campagne e un latino parlato nell'Urbe e così via. Tutto ciò spiega perché certe parole latine sembrino non aver niente a che fare col corrispettivo italiano: del resto, detta inter nos, la parola “fegato” col latino iecur non centra un fico!
Un fico... o forse sì? Anzi un fico centra eccome: gli antichi Romani, storicamente delle ottime forchette, gradivano un piatto chiamato iecur ficatus (ossia «fegato con fichi»). Col tempo il participio passato con valore aggettivale ficatus è finito con l'indicare l'organo; poi, nel passaggio all'italiano, si è verificato il seguente esito: FĬCATU(M)>fegato. Dapprima è caduta la -M finale, la Ĭ accentata è diventata una \é\, la U una \o\, mentre la C è diventata una \g\. Il passaggio da C>g è dovuto ad un processo di sonorizzazione: ossia quando pronunciamo la \g\ "dura" compiamo dei movimenti degli organi fonatori simili a quelli che compiamo per produrre la \c\ “dura” ma col la differenza che coinvolgiamo nel processo anche le corde vocali. Fenomeni di sonorizzazione simili sono numerosi: si pensi a come i milanesi e i settentrionali pronunciano il verbo indicante … l'atto di defecazione rispetto all'italiano standard...
Se conoscete altre parole il cui etimo si perde nella notte dei tempi o volete commentare questa pagina - anche in negativo, purché nei giusti modi - scrivete! Fate così anche qualora voleste sapere l'origine di qualche parola o di qualche cognome! Ogni intervento è benaccetto. :)
Comunque se volete sapere il testo da cui ho tratto quest'informazione è: VEIKKO NÄÄVÄNEN, Introduzione al latino volgare.

Edited by lukiskywalker88 - 17/3/2010, 21:12
 
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