L'Anto |
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| sė, č comune, anche se considerato molto volgare (pių forte dell'esclamazione con il termine dell'organo maschile, in qualche modo accettato se non approvato), e quindi soggetto a un tabų per il quale il termine viene rigirato in vari modi, secondo la zona: "fistci", "fischia", "fighi", o con altri termini inventati dall'individuo su due piedi. Non so nel resto d'Italia, ma in Lombardia siamo particolarmente portati a sviare i termini tabų. Alcuni di riscontro comune sono: porco zio, porca tro-ttola, mer-coledė!, santa polenta (per evitare di nominare invano i santi), sacranun (questa la diceva mia nonna, al posto di "sacramento" che era inteso come bestemmia e che a sua volta era andato a sostituire qualche vera imprecazione (della quale non sono per ora a conoscenza) o che forse era un'invocazione che in seguito fu...esiste tabuizzata? edit: sė, esiste.
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